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STORIA

100 ANNI DI STORIA

È nel 2008 che si conclude la storia di una delle aziende bolognesi più conosciuta a livello nazionale e internazionale: la Sabiem (Società Anonima Bolognese Industrie Elettro-Meccaniche).

I suoi inizi risalgono al 1929, quando si trasferisce in Via Emilia Ponente nel quartiere Santa Viola, punto di passaggio obbligato tra campagna e città.

La zona attrae anche altre aziende quali la Ducati, la Calzoni e Moto Morini.
Prima del ‘29, la Sabiem concentra la sua produzione su macchine per il confezionamento di pasta, le tortellinatrici e il confezionamento di sigarette, per orientarsi infine verso la costruzione e vendita di ascensori.

Attraverso accordi con imprese del settore come la Westinghouse Electric Company, OTIS, Stigler e Siemens, la Sabiem ottiene notorietà anche oltremanica.

L’azienda bolognese diventa proprietaria di brevetti e tecnologia all’epoca d’avanguardia, aprendo filiali in America latina, Sudafrica e Hong Kong.

Nel 1985 la Sabiem viene acquisita e in quel periodo iniziano alcune vicende che portano l’azienda bolognese alla chiusura definitiva nel 2008.

Dall’industria pesante al Polo Nanni Costa

LA PESA A PONTE E LE MURA DI CINTA

Di quasi un centennio di storia industriale bolognese rimangono oggi una pesa e un muro di cinta perimetrale che, secondo quanto voluto dalla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici n. 5707 del 15 aprile 2011, verranno non solo conservati ma anche valorizzati.

Il progetto prevede infatti di dare una nuova identità all’area dove prima sorgeva la Sabiem preservandone la storia. Sia il muro di cinta che l’edificio che ospiterà il Centro polivalente Comunale e il luogo di culto verranno demoliti e ricostruiti secondo il pieno rispetto dello stile architettonico presente.

Un regalo alla comunità

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